martedì 29 gennaio 2008

Una città perfetta











Filastrocca della città perfetta

dove nessuno va mai di fretta,

se si è in ritardo c’è la bicicletta

perché ogni macchina è stata costretta

a starsene ferma un po’ dove le pare

tanto nessuno la può più guidare,

così non c’è traffico, non c’è rumore

già questo ti mette di buonumore

specie al mattino quando scendi in strada

e non ci trovi neppure una coda,

esclusa la fila di ragazzini

davanti al negozio di pasticcini.

Resta solo un’auto abbandonata

che però ormai è stata scambiata

per comoda cuccia dai gatti randagi

che in processione come re Magi

ogni sera in cui piove o tira vento

vanno e s’ammucchiano tutti là dentro.

E’ una città così straordinaria

che per respirare la sua buona aria

scendono genti dalle montagne

migrano rondini e a volte cicogne.

Ci sono giardini, ma proprio belli

con fiori, alberi e canti d’uccelli

e fontane d’acqua così trasparente

che quando le guardi non vedi niente.

E là i bambini decidono loro:

“Caro babbo, oggi niente lavoro,

smettila adesso di sfogliare il giornale

io son cacciatore, tu fai il cinghiale,

invece tu mamma stai ben nascosta

che io faccio il sub, e tu l'aragosta”.

Non ci son soldi nella città perfetta

per pagare basta una barzelletta,

con una storia un po’ divertente

ti compri un etto di cacao fondente

e combinando uno scherzo riuscito

riesci a acquistare un cannolo farcito.

E ovunque c’è aria di felicità:

vorrei proprio viverci in quella città!


Nessun commento: