giovedì 27 novembre 2008

Filastrocca della dieta di Babbo Natale



Quest’anno Babbo Natale
ha una fame micidiale
per un anno è stato a dieta
pane, acqua e poca bieta
ogni tanto un uovo sodo
insalata e un po’ di brodo.
Ha dovuto dimagrire
per ragioni poco chiare.
C’è chi dice che il dottore
gli ha trovato un soffio al cuore.
Per qualcuno invece è in ballo
il motivo che è più bello
magro come un manichino
smilzo come un ballerino
ed essendo innamorato
vuole esser ricambiato.
Ma io so il motivo vero
e per essere sincero
è davvero imbarazzante.
La ragione è un incidente
accaduto l’anno scorso
quando un cane l’ha morso
sulle chiappe e i pantaloni
mentre stava penzoloni
incastrato in un camino
con in mano un accendino
per cercare via d’uscita
in quell’ardua risalita
Colpa fu del troppo grasso
che portava tutto addosso
sulla pancia, anzi il pancione
sulle cosce e sul groppone
sulla barba e nei capelli:
eran grassi pure quelli!
Più che gambe due prosciutti
con i fianchi larghi e sfatti
non più dita ma salsicce
e le trippe assai mollicce.
Non somiglierò a un maiale!
proclamò Babbo Natale:
così dopo un anno a dieta
è cambiata la sua vita:
finalmente adesso è snello
e il vestito sta a pennello
ora per quanto sia stretto
passa da ogni caminetto
mentre porta in ogni casa
la sorpresa tanto attesa.
Ma purtroppo dai camini
escono certi odorini…
un profumo di biscotto
messo in forno col risotto
pane caldo, cioccolata
pesce fritto e anche frittata
un’essenza di crostata
un aroma di budino
poi lenticchie e cotechino
e tartine col caviale…
E così Babbo Natale
sente crescer l’appetito
zitto zitto si è servito
con due polli e un panettone
cinque stecche di torrone
poi trovando buio pesto
s’è sbafato un antipasto
di cipolle col salmone
trangugiate in un boccone.
Nella casa successiva
una nuova refurtiva:
cinque teglie di lasagne
e una torta di castagne
quattro litri di spumante
e un arrosto ancor fumante
poi si è fatto anche più ingordo
con gli stuzzichini al lardo
sceso giù dal caminetto
si dimostra proprio ghiotto
sgombra il forno in ogni casa
mangia tutto alla rinfusa
certo lascia anche il regalo
nella sosta in ogni scalo
ma però, ormai è evidente,
da mangiar non lascia niente
soprattutto lascia vuoto
proprio il frigo, come noto,
sulla pancia ormai sente
il vestito che si tende
mentre scende da un camino
ogni tanto fa un ruttino
anzi, per la precisione,
suona più come un ruttone.
Alla fine, mentre albeggia
Babbo Natale viaggia
dolcemente nella slitta
torna a casa senza fretta
un po’ dorme e un po’ borbotta
le renne ce la metton tutta
però corrono a rilento
sollevandosi a stento:
lui ha di nuovo un gran pancione
soffre un po’ d’indigestione
però almeno ora è contento
mentre plana controvento
pensa poi: Non si ripeta,
non farò mai più una dieta!
Se non passo dal camino
salirà su il bambino
o il regalo, su dal tetto,
lancerò sopra il suo letto.

martedì 18 novembre 2008

Il pupazzo di neve e l'orsa polare


Il pupazzo di neve

quando ha sete si beve

poi sta sempre da solo

e per cuore ha un ghiacciolo


per un fatto curioso

la carota ha per naso

perché il naso che c’era

fu mangiato una sera


era un naso di pera

così almeno si spera

poiché fu divorata

da un’orsa affamata


era un’orsa polare

per potersi cibare

se ne andava a caccia

di verdura e focaccia


visto che, cosa strana,

era vegetariana,

quando proprio per caso

ha incontrato quel naso


il formaggio già c’era

lei ha aggiunto la pera

dopo ha messo al suo posto

rinunciando al suo pasto


la carota che invece

niente affatto le piace.

Ma il pupazzo di neve

la carota riceve


come dono gradito

e si sente capito

chiede l’orsa per sposa:

lei è tentata, non osa...


Lui è neve pressata

lei tutta impellicciata

lui si scioglie al sole

lei s’abbronza e non vuole


lui è tutto gelato

lei lo scalda col fiato

lui per occhi ha carbone

lei lo chiama ciccione



così lui è dimagrito

come un bravo marito

ma sciogliendosi piano

gli è sembrato un po’ strano


questo tipo d'amore

senza neanche un colore:

se si trovano a fianco

sono bianco su bianco…