lunedì 18 dicembre 2017

L’assolo dell’assiolo



L’assiolo solitario
teneva un diario
Iernotte su un ramo
cantai a lungo: ti amo”.

A rileggerlo il testo
all'incirca è questo:
ogni rigo un ti amo
dichiarato da un ramo

non è invece mai scritto
chi ne fosse l’oggetto
se costante oppur vario
come destinatario

è purtroppo accertato
che mai fu ricambiato
terminato ogni assolo
nel silenzio del cielo

era solo l’assiolo
e più mesto il suo volo
verso il nido deserto
finché un giorno è morto.

Ma il suo chiù d’amore
che ha porto alle genti
quello no che non muore.
Ora ascolta: lo senti?



martedì 10 ottobre 2017

Sbadato paguro


Sbadato paguro
uscito dal guscio
non è mai sicuro
d'aver chiuso l'uscio.

In caso abbia chiuso
la cosa è assai grave
è tanto confuso
che ha perso la chiave.

E in un mondo duro
se l'uscio è accostato
un altro paguro
quel guscio ha occupato.

Così in ogni caso
è questo che è in gioco:
uscire di casa
per lui è un trasloco.

domenica 1 ottobre 2017

L’ameba non sa amare

L’ameba non sa amare
poiché è senza cuore
ma non si può incolpare:
è unicellulare.

Eppure non s’arrende
ritenta, si confonde
finché di quell’amore
almeno ha un sentore.

Quell’esile fusione
coll’anima gemella
è la sua redenzione
che al mondo l’affratella.

Pavido coniglio

Quel pavido coniglio
che fugge a perdifiato
a un suono di sbadiglio
o di passo felpato

non vada esecrato
per la sua codardia,
o se è preoccupato
tanto da scappar via.

Ha ottime ragioni
che pochi però sanno
oscure vibrazioni
lo mandano in affanno

ciò che nell’universo
è fonte di scompiglio
per un fato perverso
allarma il coniglio

poiché con quelle orecchie
che paiono due antenne
lui capta onde vecchie
miliardi e più di anni

da una galassia all’altra
nel vuoto siderale
quel frastuono s’inoltra
come luce solare

fondono buchi neri
brillano supernove
cataclismi stellari
per lui son batticuore

a ogni increspatura
del nostro spazio-tempo
trema per la paura
che non vi sia più scampo

così quando ha avvertito
il big-bang primordiale
ha perso anche l’udito
finendo all'ospedale,

Per lui la via d’uscita
è forse l’entropia
spegnendo stelle e vita
quel caos porterà via.