giovedì 14 novembre 2019

Le sette fatiche del colibrì



Il colibrì sospeso
per aria senza peso
si libra così immoto
che pare assopito

ma ciò che sembra fermo
è frutto del suo inferno
il battere le ali
essenza dei suoi mali

ottanta ogni secondo
di più se innamorato

(e certo va ammirato
l'occhio che ha contato)

è questo il suo mondo
statico e senza fiato

se vuole impollinare
o si deve nutrire
se vuole civettare
e forse far l’amore

fatica infinita
da che conosce vita
esistere in sostanza
è solo resistenza.




sabato 26 ottobre 2019

Come il topo col gatto

Il gatto gioca col topo
per istinto, senza scopo
tutt'al più il vago intento
d'un po'  di divertimento
da strappare a un'esistenza
di tediosa indifferenza
e in quella vile corrida
manco il gusto della sfida
tanto il topo tramortito
s'assoggetta al bieco rito
e nell'impreparazione
mica impara la lezione.

Ma ogni tanto, l'imprevisto,
un qualcosa di mai visto
profittando che è distratto
il topo gioca col gatto
scopa briscola e tressette
le sue carte son perfette
forse bara, questo è incerto
però intanto non è morto
e si chiude la partita
con il topo ancora in vita
mentre il gatto si nasconde
è rimasto in mutande.

venerdì 20 settembre 2019

Peggio che scarafaggio


L’essere scarafaggio
porta un solo vantaggio

ogni luce palesa
la sua fuga, poi resa

fermo accetta la sorte
nel suo caso la morte

niente smanie o agonia
forse malinconia

per la vita condotta
dentro un’ombra corrotta

sia di punta o di tacco
perire è un colpo secco

una suola incombente
suo privato Caronte

tristo traghettatore
verso un mondo migliore

la cui porta d’ingresso
è scarico del cesso


giovedì 19 settembre 2019

Il totano sabbioso



Il totano sabbioso
è spesso assai scontroso

ma tale atteggiamento
nasconde un suo tormento

quanta sabbia nasconde
in fondo alle mutande


Risultati immagini per "totano sabbioso"

martedì 20 agosto 2019

Il gabbiano della Cornovaglia


C’era un gabbiano della Cornovaglia

che le tempeste assaliva in battaglia

quei nembi ribelli e alti a muraglia

lui li domava come nuvolaglia.



Gli altri uccelli? Tutta gentaglia,

pavidi e ignavi, la coda di paglia,

fermi sul molo con piume a grisaglia

mentre lui i venti avversi sbaraglia



frementi le penne nella schermaglia

contro l’oceano che schiuma e gorgoglia

ma lui s’inabissa, e i flutti scandaglia

riaffiora e sulla scogliera si staglia.



Ma un dì il gabbiano della Cornovaglia

s’imbatté, senza alcuna avvisaglia,

in un amor che con lui fu canaglia.

Da quel momento si sente una quaglia.

sabato 19 gennaio 2019

La rana e il millepiedi


Vide la rana un millepiedi:
Pare un miracolo, non credi?
Tante zampe senza incespicare
Mi spieghi come lo sai fare?
La domanda a tradimento
causò un qualche smarrimento
neppure quel pedestre insetto
lo sapeva, così il perfetto
bilanciamento fu perduto
ruzzolò in meno d'un minuto
almeno già strisciava al suolo
così gli fu indolore il volo
ma a terra non sapeva più
con che zampa tirarsi su
e maturò nell'impotenza
d'una acquisita conoscenza
un'idea, quasi certezza,
che nella vita una salvezza
se c'è, è inconsapevolezza.
Amico mio, se l'hai perduta,
puoi solo aspettare la caduta.


Ma a volte in tanto struggimento
c'è dato un risarcimento.
L’insetto giacente e stordito
all’anfibio pose un quesito:
Mia cara, un dubbio m’ha colto:
ma come spicchi quel gran salto?
E la rana sbiancò in volto.