domenica 2 settembre 2018

Lama o non lama


Il lama delle Ande
in quel clima iracondo
non sa dire ti amo
e il vivere gli è gramo

quando una lama adocchia
mirandola scaracchia
nel senso di guardare
mica la vuol centrare

e al suolo quello sputo
sta meno d'un minuto
poi si tramuta in ghiaccio
opera del tempaccio

una stenta esistenza
conduce a malincuore
afflitto da mancanza
d’un poco di calore

nell'aspra cordigliera
talora si dispera
vivesse mille vite
sempre e solo bronchite

va solo per sentieri
erti come scogliere
non tiene altri pensieri
che quello di cadere

per tutta la sua vita
l'aspetta una salita
poi quando arriva in vetta
nessuno là l’aspetta

eppure vi fu un tempo
in cui sognò l'amore
lo spazio d’un inciampo
e ne smarrì il sentore

quello che lo animava
era fame d’abisso
il mettersi alla prova
non esser più se stesso

cedere alla vertigine
in libera caduta
e giù nella voragine
godersi la veduta

ma il piede mise in fallo
lì lì per sdrucciolare
fu allora, in quello stallo
che preferì campare

così il breve intermezzo
si rivelò artifizio
essere lama ha un prezzo
l'amore è precipizio.