lunedì 12 marzo 2018

Povera lucertolina


Povera lucertolina
tanto freddo la mattina
poi le va ancora peggio
trema tutto il pomeriggio
e la notte pare eterna
è un inverno che non sverna.
Per scaldarsi un po’ le ossa
ha tentato ogni mossa:
ci provò con guanti e sciarpe
indossò calzini e scarpe
un maglione o due di lana
qualche scialle e una sottana
azzardò un corso di ballo
ma il maestro era un cavallo
coppia un po’ male assortita
tanto che rischiò la vita.
Si comprò un termosifone
solo un’altra delusione
lì sdraiata su quel coso
permanentemente acceso
alla fine s’è sentita
tanto arrosto che bollita
finché smise, fu costretta
quando lesse la bolletta.
Sotto il sole tropicale
non ci stava tanto male
ma il benessere s'azzera
terminata la crociera.
Così tutta anchilosata
lei trascorre la giornata
proprio no, non lo capisce
il perché rabbrividisce:
il suo cuore ormai è gelato
mai nessuno l’ha scaldato
ma per sciogliere quel ghiaccio
basterebbe un solo abbraccio.


[a M]