lunedì 21 dicembre 2009

Filastrocca della slitta di Babbo Natale



Nella notte fredda e scura

in un gelo da paura

va veloce oltremisura

Babbo Natale che vola

mentre il naso un po’ gli cola

Oh! Oh! Oh! a squarciagola

suona forte per le valli

e poi anche giù dai colli

non gl’importa più dei calli

doloranti sui ditoni

non gli importa dei geloni

dei ghiaccioli nei calzoni

lui procede un po’ a casaccio

sbanda quando trova ghiaccio

tra le nubi con il braccio

guida in cielo la sua slitta

va in picchiata, piroetta

fino a che su un ramo sbatte

così ammacca la marmitta…


Si diverte, il mattacchione,

sventolando il suo barbone

a planar come un falcone

tra le cime degli abeti

campanili e minareti

sopra gli orti e tra i frutteti

dove al volo, quel furbone

ruba pere e anche un popone

fa più vento d’un ciclone

tra i polli crea scompiglio

poi decolla e gli va meglio

s’alza in alto più di un miglio

quindi ordina alle renne

di puntare giù le antenne

su una casa atterra indenne

così tanto si diverte

che alla fine poi riparte

vola quasi fino a marte…


Nella notte di Natale

sopra i tetti, senza scale,

con la propria slitta sale

per portar giù dai camini

i regali ai bambini

e mangiarsi due dolcini

però è cosa poco nota

che Babbo è un gran pilota

soprattutto in alta quota

con la turboslitta a razzo

che lui guida come un pazzo

fino a che tutto paonazzo

torna a esser quel bambino

che vien giù con lo slittino

tra le stelle del mattino.


Nessun commento: