Il canguro Saltellone
ama la televisione
tutto il giorno sta lì fermo
a fissare il teleschermo
poi la notte si addormenta
quando ancora non l’ha spenta,
si risveglia e in un secondo
prende già il telecomando
che magari su un canale
c’è un programma eccezionale
chi lo perde chiaramente
va a finir che se ne pente.
Tutto il mondo sta racchiuso
in quel video sempre acceso
e se poi nulla gli va
basta la pubblicità
dove un tale è assai felice
solamente, e te lo dice,
perché usa un detersivo
che lo fa sentir più vivo,
mentre un’altra assai si pente
d’aver scelto un assorbente
che a giudizio della gente
la fa meno affascinante.
Così il pigro Saltellone
vive di televisione
niente corse con la bici
niente salti con gli amici
niente feste o fidanzate
niente notti spensierate
tutto quello che gli occorre
nell’immagine che scorre
con persone allegre o tristi,
avventure ed antipasti
preparati in diretta
dalla cuoca che si scotta
e poi mangia la ricetta,
animali falsi e veri,
giochi senza giocatori,
bimbi belli e bimbi brutti,
una gara con i rutti,
sette maschi e sette donne
solo i primi con le gonne
che s'insultano a vicenda
e si ruban la merenda,
una lacrima sul viso
d’un signore che è disteso
sopra vetri molto aguzzi
mentre quattro tipi rozzi
gli rinfacciano: Tu puzzi!,
finti amori e sofferenza
e dolore in abbondanza:
finché ha perso la pazienza!
Saltellone ha fatto un salto
e poi un altro ancor più in alto
ha battuto anche la testa
ma ha pensato: Farò festa!
ha imboccato la sua porta
se n’è uscito all’aria aperta
ha scoperto quanto è bello
collegarsi col cervello
mentre annusa un fiore vero
o coltiva un suo pensiero.
Quindi ha preso il teleschermo
e ha pensato: Lo trasformo!
Ormai il suo televisore
non somiglia a quel che era:
è una serra con un fiore
del color di primavera.
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