Filastrocca della città perfetta
dove nessuno va mai di fretta,
se si è in ritardo c’è la bicicletta
perché ogni macchina è stata costretta
a starsene ferma un po’ dove le pare
tanto nessuno la può più guidare,
così non c’è traffico, non c’è rumore
già questo ti mette di buonumore
specie al mattino quando scendi in strada
e non ci trovi neppure una coda,
esclusa la fila di ragazzini
davanti al negozio di pasticcini.
Resta solo un’auto abbandonata
che però ormai è stata scambiata
per comoda cuccia dai gatti randagi
che in processione come re Magi
ogni sera in cui piove o tira vento
vanno e s’ammucchiano tutti là dentro.
E’ una città così straordinaria
che per respirare la sua buona aria
scendono genti dalle montagne
migrano rondini e a volte cicogne.
Ci sono giardini, ma proprio belli
con fiori, alberi e canti d’uccelli
e fontane d’acqua così trasparente
che quando le guardi non vedi niente.
E là i bambini decidono loro:
“Caro babbo, oggi niente lavoro,
smettila adesso di sfogliare il giornale
io son cacciatore, tu fai il cinghiale,
invece tu mamma stai ben nascosta
che io faccio il sub, e tu l'aragosta”.
Non ci son soldi nella città perfetta
per pagare basta una barzelletta,
con una storia un po’ divertente
ti compri un etto di cacao fondente
e combinando uno scherzo riuscito
riesci a acquistare un cannolo farcito.
E ovunque c’è aria di felicità:
vorrei proprio viverci in quella città!
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