se la cacca gli scappa la deve trattenere,
non si può immaginare quanto la vita è dura
se la devi passare chiuso dentro a un'armatura.
Ricordo una volta che gli venne la diarrea
e dentro l'armatura saliva la marea:
sconfisse il nemico, ma con poco onore:
lo fece fuggir via per il cattivo odore.
Un'altra volta avendo bisogno di un clistere
si fece trapanare nei pressi del sedere,
ma proprio in quel buchetto, durante una crociata,
entrarono sei frecce e una lancia affilata.
Persino far pipì diventa un'avventura
quando ci si dimentica di fare un'apertura:
se il cavaliere sgocciola dentro l'armatura
questa arrugginisce anche con la segatura.
Vorrebbe il cavaliere partire lancia in resta
trafiggere il dragone e fare una gran festa
ma l'armatura cigola e si blocca all'improvviso
lui crolla faccia a terra, anche il dragone ha riso.
Stare in un'armatura ha un altro inconveniente
che l'antico cavaliere trova molto imbarazzante:
ogni minima scoreggia per l'eco dirompente
risuona forte e sembra un barrito d'elefante.
E' triste l'esistenza dell'antico cavaliere
anche per le mille e più pene d'amore:
ogni volta che incontra una pulzella innamorata
non la può baciar, la visiera s'è incastrata.
Se viene colto poi da irrefrenabile passione
quando la pulzella gli accarezza lo spadone
denudarsi non si può, ahi che delusione:
egli cozza contro la sua metallica prigione.
E questa è la canzone dell'antico cavaliere
evadere non può e si deve trattenere,
scoprire ogni giorno quanto la vita è dura
se la devi passare chiuso dentro un'armatura.
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