Io l’invidio, la vita dell’orango,
per validi motivi ai più ignoti,
perché lui sa sottrarsi al fango
arrampicandosi sui più remoti
banani per mangiarsi tutto solo
quei frutti dal sapore tropicale
senza fare ad alcuno alcun male.
E se gli prudono poi pancia o culo
grattarseli lui può con quattro mani,
scrutando gli orizzonti più lontani.
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