Una mattina una bimba a scuola
pensò che emme e enne pari sono,
la differenza è in una gamba sola
e alla fin fine è quasi uguale il suono.
Le scrisse poi senza far attenzione
e alla maestra che la sgridava
perché così faceva confusione
disse: “Di due lettere non sarò schiava!
Decido io il destino di emme ed enne
e a me non importa dove stanno.
Se mi va uso l’una, oppure l’altra:
sono o non sono intelligente e scaltra?”
Poi però come ci rimase male
quando un bel giorno, non ricordo quale,
chiese a un'amica: “Mi dai una mano?”
Ma ricevette Gongolo, il nano.
Nessun commento:
Posta un commento