lunedì 23 aprile 2018
La breve storia dell'efemera, o mosca di maggio
Che creatura fortunata
una vita già segnata
giusto un'ora di durata
nata con una scadenza
talmente ravvicinata
senza alcuna insofferenza
vive proprio alla giornata:
se piove si bagna
col sole s'abbronza
al vento svolazza
certo non si lagna
neppure s'incazza
seppure potrebbe.
Ma a che servirebbe?
In quel breve intervallo
solo ciò che è essenziale:
un corso di ballo
non causare alcun male
bando al malumore
se si può, far l'amore
altrimenti astinenza
e se proprio va storta
porta un po' di pazienza
ed è subito morta.
Ma l'efemera in fondo
mentre si va spegnendo
una cosa l'ha intuita
alla fine ogni vita
è soltanto memoria.
E questa è la sua storia.
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