(una storia improvvisata assieme un secolo fa e saltata fuori da un arcaico hard disk)
C’era una volta un
castello nel quale vivevano un principe e una principessa che volevano
possedere un diamante magico per esaudire tutti i loro desideri. Ma che cosa
desideravano il principe e la principessa? La principessa, che odiava fare le
pulizie, desiderava una magia che tenesse il castello sempre in ordine, pulito
e risplendente come uno specchio. Il principe invece desiderava un quaderno nel
quale fossero scritte tutte le parole e le poesie d’amore che non riusciva
neppure a pensare.
Un
giorno arrivò al castello un contadino che vendeva diamanti magici. Li aveva
trovati nel suo campo di patate e non sapeva che farsene, perché lui aveva già
tutto quello che gli serviva: una bella moglie, un bel somaro, una bella dispensa
piena di cose buone da mangiare, soprattutto fagioli, e tre bei figlioli che lo
facevano diventare matto da tanto che erano scatenati.
Il
principe e la principessa naturalmente ne comprano un bel po’. E funzionavano!!!
Il castello era sempre in ordine, i pavimenti splendenti come vassoi d’argento.
E il principe riempiva quaderni su quaderni di poesie e di frasi d’amore che
facevano innamorare tutte le fanciulle cui lui le leggeva. Anche il contadino
era felice, perché con i soldi poté finalmente comprarsi una crema depilatoria
per eliminare i peli del naso, che aveva sempre desiderato – non i peli, ma toglierseli
senza farsi troppo male.
Un
giorno arrivò al castello una fatina. Il principe le chiese una penna per
scrivere frasi d’amore ancora più belle. Ma la fatina rispose: devi dirmi prima
la parola magica: “pupupupu papapapa pepepepe lalalala sisisi non so quello che
si fa e lalllallerolallallà”. E il principe ripeté tutta la parola magica e in
cambio ricevette la meravigliosa penna. La principessa disse allora alla
fatina: “io vorrei invece che tutto il castello risplendesse tutta la notte di
luce magica come se ci fosse sempre una grande festa da ballo”. E la fatina
rispose: “Però dovrai dire la parola magica, che è ‘fiorifiofiori stelle più
stelle lune che siete belle splendenti babbo natale viene di notte soltanto
quando porta un regalino ma se tu vuoi la luce magica dillo a me che sono la
fatina’”. Allora la principessa ripeté la parola magica e il castello subito
risplendette di luce magica. E la luce magica arrivava talmente lontano che
giunsero da tutto il regno cavalli e cavalieri, muli e mulattieri, conti e
contadini, maiali e maialini, ostriche e orchestrali, e ballarono la samba e il
tango tutta la notte, e il principe fece innamorare tutte le ragazze, e la
principessa fece innamorare tutti i ragazzi, e alla fine non si sposarono ma
vissero lo stesso per sempre felici e contenti, anche se senza più denti.
Scusate, ma la storia non è ancora finita. Perché indovinate un po’ chi l’ha
scritta questa storia? L’ha scritta la penna magica……. con l’aiuto di viola e
alberto