in un gelo da paura
va veloce oltremisura
Babbo Natale che vola
mentre il naso un po’ gli cola
Oh! Oh! Oh! a squarciagola
suona forte per le valli
e poi anche giù dai colli
non gl’importa più dei calli
doloranti sui ditoni
non gli importa dei geloni
dei ghiaccioli nei calzoni
lui procede un po’ a casaccio
sbanda quando trova ghiaccio
tra le nubi con il braccio
guida in cielo la sua slitta
va in picchiata, piroetta
fino a che su un ramo sbatte
così ammacca la marmitta…
Si diverte, il mattacchione,
sventolando il suo barbone
a planar come un falcone
tra le cime degli abeti
campanili e minareti
sopra gli orti e tra i frutteti
dove al volo, quel furbone
ruba pere e anche un popone
fa più vento d’un ciclone
tra i polli crea scompiglio
poi decolla e gli va meglio
s’alza in alto più di un miglio
quindi ordina alle renne
di puntare giù le antenne
su una casa atterra indenne
così tanto si diverte
che alla fine poi riparte
vola quasi fino a marte…
Nella notte di Natale
sopra i tetti, senza scale,
con la propria slitta sale
per portar giù dai camini
i regali ai bambini
e mangiarsi due dolcini
però è cosa poco nota
che Babbo è un gran pilota
soprattutto in alta quota
con la turboslitta a razzo
che lui guida come un pazzo
fino a che tutto paonazzo
torna a esser quel bambino
che vien giù con lo slittino
tra le stelle del mattino.
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