lunedì 8 dicembre 2008
La filastrocca di Babbo Natale 2.0
Non c’è notte in tutto l’anno
che procuri tanto affanno
ad un tipo originale
che di nome fa Natale
Babbo invece è il suo cognome
lui viaggia, non so come,
su una slitta portentosa
che raggiunge ogni casa
più veloce d’un pensiero
a cavallo d’un destriero
più potente assai di un drago
e più magica di un mago,
lui fa tutto in una notte
e al mattino ha le ossa rotte
per lo sforzo sovrumano,
perché a noi non pare strano
ma è difficile davvero
ricordarsi ogni pensiero
di bambina o di bambino
mentre scende dal camino
soddisfare i desideri
quelli giusti, quelli veri
e guidare quelle renne
che neanche hanno le penne
in un volo a cento all’ora
nella notte fredda e scura,
qualche volta si son persi
scesi giù sono ricorsi
ai cartelli autostradali
per capir dove svoltare
verso terra o per il mare,
ma portando quei regali
fin nei posti più sperduti
fra la tosse e gli starnuti
tra una sosta all’autogrill
e un sorso di camomilla
pensa già Babbo Natale
a un progetto originale:
un viaggio virtuale
in internet, cioè in rete
per raggiunger tutte le mete
con un click della tastiera
connettendosi ogni sera
e portare nuovi doni
nel computer dei bambini
che felici assai saranno
di non aspettare un anno
prima che Babbo ritorni:
lo vedranno tutti i giorni
ben pasciuto nel suo letto
con in testa il suo berretto
che saluta: Oh! Oh! Oh!
con la webcam sul comò
mentre in coro elfi e renne
gli canticchian ninne nanne.
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