mercoledì 30 aprile 2008
Indovina indovinello
Indovina indovinello
non è questo e non è quello:
ha la forma della mano
ma una mano, no, non è
puoi capirlo anche da te,
però per fare il suo lavoro
una mano gli serve di sicuro.
Hai già capito, lo sento,
è proprio lui, è.......
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venerdì 25 aprile 2008
La medusa non si sposa
Fluttua in mare l’acquatica zitella
volteggia col suo strascico di sposa
molte volte promessa e ripudiata,
per un solo istante resta a galla
poi s’inabissa ancora, misteriosa.
Povera medusa senza marito,
pensa e ripensa, non ha ancora capito
perché è stata sempre abbandonata,
ma quando ustioni chiunque ti sfiora
il fidanzato di solito non dura.
La mucca e le nuvole
La mucca pezzata guarda le nuvole
che si mutano in cielo e si sogna
nuvola anch’essa, inconsapevole
opera d’un vento che la disegna.
Pensa di tramutarsi in pigro volo
in aquilone che è sfuggito al filo
o magari in schiuma d’onda marina
immobile mentre pare più vicina.
Ma se in aria tutto si trasfigura
e non v’è tempo o apparenza che dura
sulla terra è solo a lei che tocca
il destino di perdurare mucca.
giovedì 24 aprile 2008
L’eccentrico ornitorinco
L’ornitorinco è quell’animale
che ha il becco e anche la pelliccia,
deposita le uova ma poi allatta
pretende d’essere un originale
in ogni cosa, gli si legge in faccia
la cieca bramosia, la voglia matta
di trovarsi al centro dell’attenzione;
potendo, userebbe branchie e ali,
e sei zampe mancine tutte uguali
e imiterebbe il verso dei maiali.
Un briciolo di considerazione
sarebbe diritto d’ogni creatura,
l’ornitorinco poi non chiede amore,
gli basta uno straccio d’ammiratore…
Ma più lui cerca di farsi notare
più passa inosservato e ci sta male.
Non ci siamo inventati nulla sull'ornitorinco... è tutto vero! Clicca qui se vuoi altre informazioni ornitorinchiche.
lunedì 21 aprile 2008
Filastrocca del tempo bello e brutto
Oggi è proprio brutto tempo
cielo nero e qualche lampo
allora mi chiedo perché
il tempo è quello che è.
Un giorno aria azzurra e trasparente
l’indomani nebbia, non si vede niente
un giorno il vento mi spettina i capelli
quello dopo volano anche gli ombrelli,
poi arriva l’uragano e insieme alle parrucche
in cielo svolazzano anche le mucche,
poi tutto si calma, ma è solo un’illusione
perché siamo nell’occhio del ciclone
le mucche si posano qua e là nel prato
dispiaciute perché non è durato
il piacere di sentirsi senza peso
e guardar giù con occhio muccoso
poi si rialza il vento e tutte vicine
assieme alle mucche volan le galline,
è la prima volta, sono un po’ maldestre
e così atterrando rompon le finestre.
Magari dopo c’è gelo per più d’un mese
che uno invidia il caldo eschimese
quindi è il turno di canicola e siccità
in un forno si trasforma la città.
Perché succede, qual è la spiegazione?
Ho studiato, e la mia conclusione
è che la sola causa è l’energia solare
fa evaporare i mari e le nuvole viaggiare
sposta aria calda e fredda a suo piacere
agita i mari contro le scogliere,
il sole solleva in cielo un lago immenso
con tutta l’acqua che poi si condensa
e piove giù, magari come neve
che poi lui scioglie e qualcuno beve,
genera i venti, che sono più di venti
e possono soffiare da tutti i quadranti.
Ecco, quello che ho scoperto è che pioggia
grandine, tempesta e vento che viaggia,
l’acqua dei fiumi che verso valle scorre
tutto nasce dal sole, solo lui percorre
il cielo in lungo e in largo senza stancarsi mai
e se l’ho capito io ora anche tu lo sai
che il suo calore giorno e notte dura,
peccato usarlo solo per l’abbronzatura.
domenica 20 aprile 2008
Indovina indovinello, non è questo e non è quello...
Indovina indovinello
non è questo e non è quello:
chi viaggia dentro un filo
che si snoda su nel cielo
poi raggiunge ogni città
e molte cose muover fa?
Ma sì, che l'hai capito, è ....
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domenica 13 aprile 2008
Pensieri di cavalletta
La vita è tanto corta
eppur la cavalletta
invece di saltare
con una piroetta
sta quasi sempre assorta
temendo che una volta
le possa capitare
per fatal coincidenza
che è viva mentre salta
ma quando atterra è morta
e della differenza
lei stessa non s’è accorta.
martedì 8 aprile 2008
Filastrocca del babbo in aeroplano
Quando voli in aeroplano
per favore, vola piano
resta sempre a bassa quota
casomai fai tu il pilota.
Non siam fatti per volare
neanche fossimo zanzare
abbiam gambe e non ali
pesiam chili oppur quintali.
Che ci fai dentro quel coso
a guardare in giù curioso
le nuvole per tappeto
sembra strano, ti ripeto,
e neppure pare giusto
che tu prenda il loro posto:
tu sta sotto, loro sopra
come un velo che ci copra.
A trovarti appeso al cielo
come un ragno sul suo filo
sotto hai il mare, o una radura
io lo so che hai un po' paura.
Più veloce assai di un treno
sollevato dal terreno
ma non provi imbarazzo
a far finta d’esser razzo?
Sì è vero, arrivi prima
ma però, lo dico in rima,
vivere non è una gara
non si vince, nulla dura,
meglio forse camminare
lenti per non inciampare
anche così vedrai si arriva
alla meta conclusiva
che si sa, è una soltanto
e mi piace, non sai quanto,
che alla fine a casa torni:
qui ti aspetto, tutti i giorni.
Però intanto, mentre voli
e ci lasci qua da soli
non rischiare la salute:
porta un paracadute!
lunedì 7 aprile 2008
Il geco più ricco di Cina
E’ noto che i beni di questo mondo
non vanno a tutti in parti uguali.
A questo principio, da sempre lo stesso,
neppure i rettili fanno eccezione.
Quando al sole si vanno scaldando
una lucertola si stringe su un sasso
mentre un ramarro si gode da solo
ben quattro muri perimetrali.
Ma a volte l’iniqua distribuzione
diventa davvero troppo palese:
pare infatti un’intollerabile spreco
che tutta quanta la muraglia cinese
sia proprietà di un unico geco.
Manuale di difesa dal serpente a sonagli
Incontrando un serpente a sonagli
attenzione a non commettere sbagli,
poiché pur essendo assai velenoso
lui morde solo perché permaloso
riguardo ai suo ritmi musicali
che ritiene al mondo senza uguali.
Certamente agiterà il suo sonaglio
ma tu batti il tempo alla bell’e meglio
e mentre l’accompagni con la voce
a passo di samba scappa veloce.
venerdì 4 aprile 2008
Branco di piranha
Quello che in tanti par divertimento
da soli può mutarsi in un tormento...
E' noto che i piranha in branco
in tre minuti spolpano una vacca,
però più tardi il singolo piranha
resta da solo e sconsolato e stanco
s’abbandona mesto alla risacca,
soffre d’acidità e assai si lagna
sognando un risotto o una lasagna.
giovedì 3 aprile 2008
Indovina indovinello...
Indovina indovinello
non è questo e non è quello
proprio in mezzo se ne sta
tra il di qua ed il di là,
se ci sbatti senti che è duro,
ma è facile, è proprio...
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