Lo scimpanzé di schiena
ha un pelo tanto irsuto
che in foggia quasi umana
sembra un volto barbuto
così quando s’imbroncia
può esporre alla sua gente
non l’espressione sconcia
ma un culo sorridente.
filastrocche, poesie comiche e indovinelli in rima
Lo scimpanzé di schiena
ha un pelo tanto irsuto
che in foggia quasi umana
sembra un volto barbuto
così quando s’imbroncia
può esporre alla sua gente
non l’espressione sconcia
ma un culo sorridente.
Sentirsi sempre luccio
porta allo sfinimento
è il quotidiano cruccio
d’un intimo scontento
dolce l’acqua in cui nuota
il luccio le somiglia
sogna l’innamorata
di metter su famiglia
abbocca a ogni illusione
come fosse primizia
poi nella delusione
s'arrende alla mestizia
così la vita è un’esca
nel suo orizzonte liquido
c’è sempre chi lo pesca
e si ritrova in umido
se poi a caccia d’amore
per fuggire quel male
discende al delta e al mare
ne sente solo il sale.
perché ha il cuore troppo, troppo vicino
al buco del culo
Fabrizio De André
Non è uccello che cinguetta
a lui il verso non s’addice
lo si sente che scoppietta
con fragore di motrice
spesso sibila sommesso
finché giunge un’esplosione
sin dal nome è reo confesso
è lui il tordo scoreggione
se al cuor non si comanda
certo al culo ancor di meno
perciò quella baraonda
non sa più tenere a freno
coi quei peti lui proclama
quale effluvio nel creato
la canzone di chi ama
d’un amore sparigliato
se l’amata è pura assenza
e la vita privazione
solo nella flatulenza
trova la sua redenzione
in quel tuono la speranza
d’un incontro, d’un convegno
la romantica romanza
di cui pur si sente indegno
ma l’amore che vagheggia
fin da che si seppe tordo
ha il destino di scoreggia
cui ciascuno si fa sordo.
|
||||||||||||||||
|
||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||