Questa è la strana storia
dell’aquila che volava alta
quando per un vuoto d’aria
fece una giravolta.
Era così disorientata
che si buttò in picchiata
ma affrontandola in salita
chissà dov’è finita…
filastrocche, poesie comiche e indovinelli in rima
Questa è la strana storia
dell’aquila che volava alta
quando per un vuoto d’aria
fece una giravolta.
Era così disorientata
che si buttò in picchiata
ma affrontandola in salita
chissà dov’è finita…
Ammesso sia vero quel che si dice
il destino dell’araba fenice
è una reiterata resurrezione
dalle ceneri dopo combustione.
E a ogni rinascita il primo pensiero
va alle cause di questo strano gioco
e pensa con animo battagliero:
“Se becco il bischero che mi dà fuoco…”
Il picchio picchiò parecchio
su un tronco e lo troncò,
poi beccò bacche finché
stanco staccò uno stecco
e ci si steccò il becco,
ma quando si specchiò
a uno specchio: “Cacchio”
pensò, “che racchio”
e si abbacchiò.
Essendo una creatura assai assetata
ma di buone maniere, il mammut
beveva ogni mezz’ora acqua gassata
ma si sforzava di trattenere il rutto.
Così però s’è sempre più gonfiato
finché un giorno molto, molto brutto
non è proprio scoppiato
e colla deflagrazione
è arrivata l’estinzione
per colpa della troppa educazione.
La rana attraversa
saltellando un’autostrada
parecchio trafficata.
Una macchina rombando
per un soffio l’ha evitata
e un’altra e un’altra in corsa
poi un furgone l’ha scansata
con una sterzata strana
e quando è quasi arrivata
a un tratto – poff! – la rana
è diventata una frittata.
Ventinove tigri molto angosciate
girovagavano nella savana
perlustrandola di tana in tana.
Ne bastava un’altra, un’altra appena
per non essere squalificate
nel loro campionato mondiale
che si disputa, com’è naturale,
con trenta tigri contro trenta tigri
che si urlano a turno con aria truce:
“Siam trenta tigri contro trenta tigri!!!”
finché restano tutti senza voce
oppure gli altri non si sono arresi
e va avanti così per mesi e mesi…
Nella notte tanto attesa
dai bambini in tutto il mondo
una luce ancora accesa
dice che lui sta arrivando…
No, non è Babbo Natale,
parlo di Babbo Pasquale
che per Pasqua porta doni
solo ai bimbi scoreggioni.
Pochi sanno che lui esiste
e per questo spesso è triste
non capisce la ragione
può finire in depressione.
La sua slitta, no, non vola
ma somiglia a una carriola
non la portano le renne
ma sei polli senza penne.
"Oh! Oh! Oh" fa Babbo Natale
nel suo volo abituale,
invece sai, Babbo Pasquale,
lui fa il verso del maiale.
Meno noto del cugino
lui non scende dal camino
se lo scarico non è stretto
sale su dal gabinetto.
Così sbuca dentro il bagno
anche se non ne ha bisogno
poi ancora gocciolante
si riposa un istante.
Si asciuga con la manica
o con la carta igienica
quindi lascia un pensierino
proprio accanto al comodino.
Mai al mondo un bambino
ha avvistato da vicino
Babbo Pasquale al lavoro
mentre spunta da quel foro.
Però in tanti hanno avuto
la sorpresa per saluto,
segno che la strana arietta
che hanno fatto era puzzetta.
Una volta l’ho incontrato
dentro il bagno, accovacciato:
lui mi salutò così
con un tuffo nel wc.
Poi con voce senza fiato
bisbigliò: Sono incastrato.
Forse sono un po' ciccione:
puoi tirare lo sciacquone?
Gatto Mammone sta fuor dalla finestra
ci guarda mangiare il riso e la minestra
ci guarda cucinare e poi lavare i piatti
sembra interessato a tutti i nostri fatti.
Se ci sono ospiti oppure c’è una festa
Gatto Mammone ci segue con la testa,
non c’è neanche un passo, gesto o spostamento
che possa sfuggirgli, perché sta sempre attento.
A volte si annoia, sbadiglia e si addormenta
ma solo quando in casa ogni luce è spenta,
però anche in quel caso basta un rumorino
che subito si sveglia e viene più vicino.
Sta fisso alla finestra quel gatto assai curioso
se fuori fa freddo appiccica il suo naso
sul vetro che così diventa un po' appannato
allora lui si sposta, e trattiene il fiato.
Può sembrare strano un gatto spettatore
che seduto ci studia immobile per ore:
chiacchiere carezze abbracci e litigate
tutto quel che accade nelle nostre giornate
lui non si perde nulla, trova tutto interessante
non si distrae mai, neanche un istante
forse per non perdersi il filo conduttore
di questa recita in cui ognuno è attore.
Forse ho capito, per Gatto Mammone
in fondo noi siamo come la televisione
e se in questa casa ci sta tutto il suo mondo
a volte, chissà, sogna un telecomando.
Sfidando il detto per cui è defunta
se per tetto adopera una panca
una capra proprio lì sotto è giunta
restandoci finché non era stanca.
Non è crepata, se è questo che conta,
però più tardi s’è slogata un’anca.
Ormai stanco di plasmare
con inerte materiale
ogni sorta d’animale
alla fine il Creatore
ebbe come un’intuizione
e con l’ultima scintilla
del suo alito vitale
si decise a crear l’anguilla
e sfruttando l’occasione
creò pure il capitone.
Stava ancora modellando
quando assai viscidamente
quella bestia in costruzione
svicolò dalle Sue dita
e precipitò nel mondo.
Quell’antica ribellione
l’ha lasciata un po’ incompiuta
ma l’anguilla non si cura
se le manca un po’ di vista
e incontrando l’aragosta
la confonde col dentista.
Perlopiù da quando è nata
esiliata in questo mondo
se ne sta ben rintanata
sotto il fondo dei fondali
più appartati e limacciosi
e lì conta i giorni e i mesi
che trascorron tutti uguali.
E’ veramente un tipo fuori dal comune,
puoi vederlo far cose normali, oppure strane.
Di sicuro quando lavora spesso
diventa un altro pur restando se stesso
e può durare un istante, o delle ore.
Ma sì, è proprio lui, è....
Il ghiro aspirava a una vita piena
densa di avventure e colpi di scena
ma il suo sonno era così profondo
che vi trovò quel che andava cercando.
Così in dormiveglia pensò appagato
che i suoi sogni valevan mille vite
e prima ancora d’essersi svegliato
cominciò un’altra delle sue dormite.
Bussano alla porta, a quest'ora è strano,
la apro e mi trovo.... di fronte ad un alieno.
E' verde, basso, la faccia a tartaruga
rimango a bocca aperta, ma lui non fa una piega,
ai piedi due ciabatte, sembra porti un costume
di certo non è nudo, neppure ha le piume,
Mi chiede: Per favore, sa che pianeta è questo?
Volavo nello spazio, però c'è stato un guasto,
caduto in un pollaio, come pilota me la cavo
nessun pollo ferito, si è solo rotto un uovo.
così ora l'alieno se la vede proprio brutta.
Le galline hanno provato a dargli un aiuto
becchettando per ore sul missile caduto
finché non hanno smesso perché purtroppo il gallo
si è un poco ingelosito sfidandolo a duello.
L'alieno è un bonaccione, temendo assai il pennuto
cercando un cacciavite e un telecomando
Eppure in questa terra, con tutta la sua scienza
nessuno è riuscito a dargli un poco di assistenza.
|
||||||||||||||||
|
||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||