lunedì 31 marzo 2008

La prima aquila nello spazio


Questa è la strana storia

dell’aquila che volava alta

quando per un vuoto d’aria

fece una giravolta.


Era così disorientata

che si buttò in picchiata

ma affrontandola in salita

chissà dov’è finita…


L’araba fenice alla riscossa


Ammesso sia vero quel che si dice

il destino dell’araba fenice

è una reiterata resurrezione

dalle ceneri dopo combustione.


E a ogni rinascita il primo pensiero

va alle cause di questo strano gioco

e pensa con animo battagliero:

“Se becco il bischero che mi dà fuoco…”


Breve disavventura del picchio


Il picchio picchiò parecchio

su un tronco e lo troncò,

poi beccò bacche finché

stanco staccò uno stecco

e ci si steccò il becco,

ma quando si specchiò

a uno specchio: “Cacchio”

pensò, “che racchio”

e si abbacchiò.


Le buone maniere del mammut


Essendo una creatura assai assetata

ma di buone maniere, il mammut

beveva ogni mezz’ora acqua gassata

ma si sforzava di trattenere il rutto.

Così però s’è sempre più gonfiato

finché un giorno molto, molto brutto

non è proprio scoppiato

e colla deflagrazione

è arrivata l’estinzione

per colpa della troppa educazione.


mercoledì 26 marzo 2008

Dov’è il camaleonte?


Forse un camaleonte,
animale dalla sapienza antica
nella pagina che leggi
s’è mimetizzato, prudente,
proprio a metà di questo verso.
Riesci mica a vederlo?





Io l’ho già perso...





Un indovinello facile facile...


In tutto quanto il mondo
si sente dir che sta scappando
e scappa scappa scappa...
Ma dove vuoi che scappi,
al massimo va da qui a lì...
Eh sì, è...

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martedì 25 marzo 2008

Miracolo autostradale


La rana attraversa

saltellando un’autostrada

parecchio trafficata.

Una macchina rombando

per un soffio l’ha evitata

e un’altra e un’altra in corsa

poi un furgone l’ha scansata

con una sterzata strana

e quando è quasi arrivata

a un tratto – poff! – la rana

è diventata una frittata.


Il campionato mondiale delle tigri


Ventinove tigri molto angosciate

girovagavano nella savana

perlustrandola di tana in tana.

Ne bastava un’altra, un’altra appena

per non essere squalificate

nel loro campionato mondiale

che si disputa, com’è naturale,

con trenta tigri contro trenta tigri

che si urlano a turno con aria truce:

“Siam trenta tigri contro trenta tigri!!!”

finché restano tutti senza voce

oppure gli altri non si sono arresi

e va avanti così per mesi e mesi…


domenica 23 marzo 2008

Filastrocca di Babbo Pasquale


Nella notte tanto attesa

dai bambini in tutto il mondo

una luce ancora accesa

dice che lui sta arrivando…


No, non è Babbo Natale,

parlo di Babbo Pasquale

che per Pasqua porta doni

solo ai bimbi scoreggioni.


Pochi sanno che lui esiste

e per questo spesso è triste

non capisce la ragione

può finire in depressione.


La sua slitta, no, non vola

ma somiglia a una carriola

non la portano le renne

ma sei polli senza penne.


"Oh! Oh! Oh" fa Babbo Natale

nel suo volo abituale,

invece sai, Babbo Pasquale,

lui fa il verso del maiale.


Meno noto del cugino

lui non scende dal camino

se lo scarico non è stretto

sale su dal gabinetto.


Così sbuca dentro il bagno

anche se non ne ha bisogno

poi ancora gocciolante

si riposa un istante.


Si asciuga con la manica

o con la carta igienica

quindi lascia un pensierino

proprio accanto al comodino.


Mai al mondo un bambino

ha avvistato da vicino

Babbo Pasquale al lavoro

mentre spunta da quel foro.


Però in tanti hanno avuto

la sorpresa per saluto,

segno che la strana arietta

che hanno fatto era puzzetta.


Una volta l’ho incontrato

dentro il bagno, accovacciato:

lui mi salutò così

con un tuffo nel wc.


Poi con voce senza fiato

bisbigliò: Sono incastrato.

Forse sono un po' ciccione:

puoi tirare lo sciacquone?



sabato 22 marzo 2008

Filastrocca di Gatto Mammone


Gatto Mammone sta fuor dalla finestra

ci guarda mangiare il riso e la minestra

ci guarda cucinare e poi lavare i piatti

sembra interessato a tutti i nostri fatti.


Se ci sono ospiti oppure c’è una festa

Gatto Mammone ci segue con la testa,

non c’è neanche un passo, gesto o spostamento

che possa sfuggirgli, perché sta sempre attento.


A volte si annoia, sbadiglia e si addormenta

ma solo quando in casa ogni luce è spenta,

però anche in quel caso basta un rumorino

che subito si sveglia e viene più vicino.


Sta fisso alla finestra quel gatto assai curioso

se fuori fa freddo appiccica il suo naso

sul vetro che così diventa un po' appannato

allora lui si sposta, e trattiene il fiato.


Può sembrare strano un gatto spettatore

che seduto ci studia immobile per ore:

chiacchiere carezze abbracci e litigate

tutto quel che accade nelle nostre giornate


lui non si perde nulla, trova tutto interessante

non si distrae mai, neanche un istante

forse per non perdersi il filo conduttore

di questa recita in cui ognuno è attore.


Forse ho capito, per Gatto Mammone

in fondo noi siamo come la televisione

e se in questa casa ci sta tutto il suo mondo

a volte, chissà, sogna un telecomando.

[Questa filastrocca è basata sua una storia vera, qualsiasi riferimento a gatti realmente esistenti non è puramente casuale. Nessun gatto è stato maltrattato nello scrivere questa filastrocca]


martedì 18 marzo 2008

La capra temeraria


Sfidando il detto per cui è defunta

se per tetto adopera una panca

una capra proprio lì sotto è giunta

restandoci finché non era stanca.

Non è crepata, se è questo che conta,

però più tardi s’è slogata un’anca.


domenica 16 marzo 2008

Fiat anguilla!


Ormai stanco di plasmare

con inerte materiale

ogni sorta d’animale

alla fine il Creatore

ebbe come un’intuizione

e con l’ultima scintilla

del suo alito vitale

si decise a crear l’anguilla

e sfruttando l’occasione

creò pure il capitone.

Stava ancora modellando

quando assai viscidamente

quella bestia in costruzione

svicolò dalle Sue dita

e precipitò nel mondo.

Quell’antica ribellione

l’ha lasciata un po’ incompiuta

ma l’anguilla non si cura

se le manca un po’ di vista

e incontrando l’aragosta

la confonde col dentista.

Perlopiù da quando è nata

esiliata in questo mondo

se ne sta ben rintanata

sotto il fondo dei fondali

più appartati e limacciosi

e lì conta i giorni e i mesi

che trascorron tutti uguali.


sabato 15 marzo 2008

Un altro indovinello...


E’ veramente un tipo fuori dal comune,

puoi vederlo far cose normali, oppure strane.

Di sicuro quando lavora spesso

diventa un altro pur restando se stesso

e può durare un istante, o delle ore.

Ma sì, è proprio lui, è....


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Le avventure del ghiro


Il ghiro aspirava a una vita piena

densa di avventure e colpi di scena

ma il suo sonno era così profondo

che vi trovò quel che andava cercando.


Così in dormiveglia pensò appagato

che i suoi sogni valevan mille vite

e prima ancora d’essersi svegliato

cominciò un’altra delle sue dormite.


giovedì 13 marzo 2008

Filastrocca dell'alieno



Bussano alla porta, a quest'ora è strano,
la apro e mi trovo.... di fronte
ad un alieno.
E' verde, basso, la faccia a tartaruga

rimango a bocca aperta, ma lui non fa una piega,

ai piedi due ciabatte, sembra porti un costume

di certo non è nudo, neppure ha le piume,

comunque poi mi parla con tono supplicante

con l'aria di chi ne ha viste tante ma tante.


Mi chiede: Per favore, sa che pianeta è questo?
Volavo nello spazio, però c'è stato un guasto,
caduto in un pollaio, come pilota me la cavo
nessun pollo ferito, si è solo rotto un uovo.


A parte la frittata l'astronave è distrutta
così ora l'alieno se la vede proprio brutta.
Le galline hanno provato a dargli un aiuto
becchettando per ore sul missile caduto
finché non hanno smesso perché purtroppo il gallo

si è un poco ingelosito sfidandolo a duello.
L'alieno è un bonaccione, temendo assai il pennuto

per tenerlo a bada ha finto d’essere svenuto.


L’alieno ha poi vagato per le strade del mondo
cercando un cacciavite e un telecomando

in modo da aggiustare il suo razzo ammaccato

e contattar la base per essere salvato.
Eppure in questa terra, con tutta la sua scienza

nessuno è riuscito a dargli un poco di assistenza.


Pensando di rivolgersi a chi tiene il comando

l’alieno ha iniziato a studiarci a fondo.

E’ così arrivato alla strana conclusione

che il cane al guinzaglio conta più del suo padrone

e del resto l’uomo lo segue e poi lo imbocca

e spesso appena fatta ne raccoglie anche la cacca.

Ma di fronte al razzo il cane non ha saputo cosa fare,

ha alzato una gamba, poi s'è messo ad annusare.



Nonostante ciò l’alieno era ancora fiducioso

però tutti lo trattavano come uno strano coso

ridevano di lui, o fuggivano atterriti

neanche cadessero loro in testa meteoriti,

qualcuno lo cacciò poi in modo un po’ insolente

pensando si trattasse di un venditore ambulante.



Ho fatto entrare in casa l’alieno in visita obbligata

che proprio sulla terra ha fatto una fermata

mentre nel suo lungo viaggio interstellare

la missione era finita, e stava per tornare.

Lo faccio accomodare, si siede nel salotto

un istante di imbarazzo, poi gli offro un chinotto,

si scopre così che ne è davvero ghiotto

perché ne chiede un altro, e poi ancora trenta

quindi fa un gran ruttino, infine si addormenta.



Ormai sta insieme a noi, il nostro amico alieno

gioca spesso con Viola, e vive qui sereno.

Ha chiamato casa col nostro cellulare

ha trovato la linea, stanno per arrivare,

soltanto sei anni-luce e li vedremo atterrare

proprio qui davanti, in uno spiazzo del giardino

sopra un’astronave fatta come un bigodino.


Dico la verità, a tutti un po’ dispiace

l’alieno ci ha insegnato a vivere più in pace

lui non si arrabbia mai, quando si è proprio rotto

apre il frigorifero e si beve un bel chinotto.